martedì,Luglio 2 2024

Cosenza, Camporese e Meroni gli sceriffi rossoblù: che prova ad Ascoli

Prova di carattere dei due difensori del Cosenza che hanno dimostrato, anche con le "cattive" quanto fosse importante la vittoria di ieri ad Ascoli.

Cosenza, Camporese e Meroni gli sceriffi rossoblù: che prova ad Ascoli

Un solo gol concesso nelle ultime tre partite. Nel momento clou della stagione, il Cosenza ha registrato positivamente anche il reparto arretrato ed è anche per questo è arrivata la salvezza in anticipo. Ieri, durante la partita contro l’Ascoli, la temperatura in campo si è innalzata a livelli altissimi nel finale. Con i locali alla disperata ricerca del pareggio. Proprio in quel momento, è emersa la personalità e l’esperienza di Michele Camporese ed Andrea Meroni.

Camporese a muso duro

I due non hanno sbagliato un intervento. Rimanendo lucidi su quello che c’era da fare in campo, ma allo stesso tempo dimostrando la necessaria personalità con i calciatori dell’Ascoli e con l’arbitro. Ad un quarto d’ora dalla fine, dopo un fallo su Marras di Rodriguez, inizia un parapiglia con diversi calciatori che vanno testa a testa. L’arbitro ci mette un po’ a rimettere l’ordine ma l’ascolano Di Tacchio non vuole sentire ragioni continuando nella protesta. In quel momento irrompe Camporese che, a muso duro, affronta Di Tacchio che, nonostante la mole da wrestler, torna immediatamente al suo posto. Piccinini la chiude con un giallo a testa. Un minuto dopo, come se niente fosse, l’ex difensore della Fiorentina dapprima interrompe una pericolosissima azione offensiva dell’Ascoli e poi parte da solo in contropiede. La palla di Frabotta gli arriva puntuale e lui regala un assist al bacio d’esterno a Mazzocchi che però fallisce il colpo del ko anche per l’ottimo intervento del portiere Vasquez.

Meroni in trance agonistica

Andrea Meroni ha invece mostrato ottime doti di palleggio soprattutto nel primo tempo. La decisione di impostare a 4 di Viali lo ha costretto ad allargarsi sulla destra nel ruolo di terzino destro. Ed anche lì il centrale ex Cremonese ha fatto vedere di potersela cavare benissimo, fraseggiando con Marras ed Antonucci e non sbagliando una palla. Nel finale, tornato al centro della difesa, la sua prova è diventata mostruosa. Il capitano, dopo l’uscita di D’Orazio, sembrava quasi in trance. Ci va completamente, in trance, nel momento dell’assegnazione del calcio di rigore poi revocato all’Ascoli. Meroni prende il giallo per le proteste, ma quando il Var richiama l’arbitro alla review, il 13 del Cosenza prima esulta, poi insegue Piccinini per dirgli quasi: “Hai visto, avevo ragione”. Prima che un suo compagno lo bracchi di peso per evitare che il giallo si trasformi in rosso. Due episodi, quello di Camporese con Di Tacchio e quello di Meroni con l’arbitro, che dimostrano quanto la squadra ci tenesse a portare a casa la vittoria. Gli sceriffi rossoblù hanno fatto il loro dovere. A difesa di Cosenza e del Cosenza.

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