mercoledì,Luglio 3 2024

Fuga dalla Calabria (per non tornarci). Allarme Istat: via 162mila giovani in 20 anni

popolamento e invecchiamento della popolazione pesano come un macigno. I rischi per l’economia e le prospettive del sistema universitario. La scomparsa dei 18-34enni flagella tutto il Paese: i dati del rapporto 2023

Fuga dalla Calabria (per non tornarci). Allarme Istat: via 162mila giovani in 20 anni

La Calabria ha perso 162mila giovani in 20 anni, quasi un terzo (per la precisione il 32,4%) dei 503mila residenti di età compresa tra 18 e 34 anni nel 2002. Ora sono poco più di 340mila. La regione si spopola e invecchia: tra le dinamiche evidenziate dall’Istat nella sua più recente fotografia demografica del Paese questa è la più inquietante. 

Elemento drammatico in un dramma ancora più vasto dato dalla sommatoria di denatalità e “glaciazione demografica” che sono emergenze nazionali ormai acquisite. Sono i giovani i protagonisti del calo demografico in atto nella società italiana. In Calabria il dato è sconfortante: l’emorragia non si arresta e rischia, in prospettiva, di incidere in maniera pesante anche sul futuro del sistema universitario: è l’assenza di futuro tradotta in cifre.

L’ultima elaborazione offerta dalla Svimez offre numeri più che preoccupanti per il Meridione. Senza politiche attive di intervento, entro il 2014 potrebbe verificarsi un calo ulteriore del 27% degli iscritti al Sud.  Questione di attrattività, ma soltanto in parte: sarà il calo demografico a colpire gli atenei meridionali.  Altra proiezione pubblicata nell’ultimo rapporto dello Svimez che fotografa presente e futuro del Mezzogiorno: da qui al 2080 la popolazione a Sud del Lazio scenderà di 8 milioni di residenti: il Meridione avrà quindi quasi la metà degli abitanti di oggi.  Negli ultimi venti anni, invece, i residenti in meno sono già stati 1,1 milioni

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