lunedì,Luglio 1 2024

La nuova statale 106 Sibari-Coserie: Cgil, appello ai candidati a sindaco

In merito alla questione della Ss106 il sindacato invita ad uscire fuori dai tatticismi per assumere impegni seri e concreti

La nuova statale 106 Sibari-Coserie: Cgil, appello ai candidati a sindaco

Il progetto per il tracciato statale 106 Sibari-Coserie è tornato al centro del dibattito pubblico.   Giuseppe Guido, segretario generale della CGL Pollino-Sibaritide- Tirreno, ha espresso il suo sostegno al progetto. «Ora è il momento di dire sì al finanziamento, sì al progetto. Lo dobbiamo alla nostra terra, lo dobbiamo alla memoria delle tante vittime che purtroppo la statale miete ogni giorno».

Guido ha sottolineato l’urgenza di procedere senza ulteriori ritardi. «Non è il tempo dei tatticismi, è il tempo di dire per avviare i cantieri dal 2025. Avverto strategie legate alla campagna elettorale» ha detto, riferendosi alla percezione che le decisioni siano influenzate più da interessi politici che dal bene comune.

Uno degli aspetti più controversi del progetto riguarda il viadotto urbano proposto di recente, che ha sostituito un precedente rilevato. Guido ha spiegato che questa soluzione è emersa da un confronto costruttivo con l’amministrazione e Anas, e non comprende le resistenze attuali. «Ora non capiremmo perché si debba dire di no a quello stesso viadotto» ha affermato. «La barzelletta, il racconto, la narrazione che si divide in due Corigliano da Schiavonea non è una motivazione valida e sostenibile per far perdere 300 milioni alla Calabria», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di guardare al quadro generale e ai benefici per tutta la regione. Rivolgendosi agli espropriati, Guido ha espresso solidarietà per la perdita dei loro terreni. «Esprimo profonda solidarietà e vicinanza perché vedersi portare via un pezzo di terreno immagino che non sia una bella cosa. Ma allo stesso tempo dico che anche loro, anche i loro figli, anche i loro nipoti percorrono quella strada e abbiamo diritto tutti ad avere una strada sicura» ha concluso il sindacalista ribadendo che l’interesse pubblico deve prevalere su quello privato, come è giusto che sia in un contesto di sviluppo infrastrutturale.

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