giovedì,Luglio 4 2024

Autonomia differenziata, alle 19 manifestazione a Cosenza. Occhiuto: «Regalo a Salvini»

Soltanto Simona Loizzo (Lega) e Alfredo Antoniozzi (FdI) hanno dato parere favorevole. Tutti gli altri cosentini e calabresi eletti in Parlamento erano assenti o hanno votato no. Scontro tra la deputata bruzia del Carroccio e Vittoria Baldino (M5S)

Autonomia differenziata, alle 19 manifestazione a Cosenza. Occhiuto: «Regalo a Salvini»

Sono due i parlamentari cosentini che hanno votato a favore dell’Autonomia differenziata ieri alla Camera. Si tratta di Simona Loizzo, appartenente alla Lega, ed Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia. Allargando il quadro ai deputati calabresi, non ci sono stati altri voti favorevoli. Come evidenziato già ieri, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo di Forza Italia non hanno partecipato alle operazioni, così come Wanda Ferro che era in missione. Niente preferenza neppure per Federico Cafiero de Raho, ElisaScutellà e Riccardo Tucci del Movimento 5 Stelle, mentre i loro colleghi di partito Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino hanno votato no. Sospesi dall’aula per le intemperanze della scorsa settimana, invece, Domenico Furgiuele e Nico Stumpo.

Oggi pomeriggio alle 19 a Cosenza, a Piazza XI settembre, nel frattempo, si terrà una manifestazione contro l’approvazione dell’Autonomia differenziata. Autoconvocata da sindacalisti, cittadini che gravitano nel mondo delle associazioni e liberi pensatori, ha come claim “Difendiamo i nostri diritti e l’unità del Paese”. È un primo passo di discussione verso la mobilitazione generale del campo largo di centrosinistra che si sta per compattare. Ieri il capogruppo al Senato del Pd Francesco Boccia, ex commissario della Federazione bruzia, ha annunciato: «Raccoglieremo le firme per un referendum che boccerà l’Autonomia e poi anche il premierato». L’idea è piaciuta subito ad Avs, al M5S e ad Italia Viva. Anche Azione dovrebbe prendere posto sulle barricate.

Le ragioni di chi ha votato sì

Mentre sui social ieri fioccavano le polemiche e le foto di Simona Loizzo che si scattava un selfie in Parlamento con la bandiera della Calabria in mezzo ai colleghi leghisti, la diretta interessata si è esposta via social. «Osservo – ha detto – che la collega Baldino dei Cinque Stelle per poter far polemica con me davanti al provvedimento storico dell’approvazione dell’Autonomia differenziata ha perso anche la vista per la sconfitta subita. Mi sbertuccia per aver sventolato in aula con orgoglio la bandiera della Calabria a suo dire in mezzo “a quelle della Serenissima”. Faccio notare alla deputata Baldino che in aula abbiamo sventolato le bandiere di tutte le regioni italiane. Perché oggi i territori dell’Italia si sono rimessi in piedi senza essere servi di nessuno. Ma chi crede al grande fratello del capo capisco possa perdere la vista ma anche il senno. E le stelle stanno a guardare cara Baldino».

Fausto Orsosmarso, che aveva già votato sì al Senato nei mesi scorsi, si è rivolto direttamente al Governatore Occhiuto e al presidente del consiglio regionale Mancuso che hanno tuonato dopo l’approvazione. «Occhiuto e Mancuso devono avere massima fiducia non solo sulla Garanzia dell’unità nazionale la cui massima espressione è la storia e anche le politiche di Giorgia Meloni che vedono oggi il Sud con una crescita che è più 1,3% della media nazionale. Aggiungo che gli emendamenti all’Autonomia differenziata che hanno messo in sicurezza i Lep il percorso delle intese che vedrà protagonista anche il parlamento e il Presidente del Consiglio che dovrà firmarle con i Presidenti delle Regioni, e quindi porre la massima attenzione». 

«Insomma – ha aggiunto – credo che Occhiuto e Mancuso e più di loro i cittadini del Sud e della Calabria devono avere fiducia nel Governo di Giorgia Meloni così come è stato certificato dalla maggioranza del Parlamento Italiano anche con il voto degli esponenti di Forza Italia di camera e senato unitamente al buon governo della nostra Regione».

Occhiuto: «Autonomia differenziata regalo alla Lega»

Roberto Occhiuto questa mattina ha rilasciato un’intervista a Repubbica dove ribadisce i concetti già espressi ieri. Il vicepresidente di Forza Italia e Governatore della Calabria ha parlato senza mezzi termini di «un favore fatto alla Lega» con il sì al ddl Calderoli, avvertendo che «ora tutto il centrodestra rischia il boomerang elettorale». «E’ un peccato – ha aggiunto – perché Giorgia Meloni sta guidando l’esecutivo in modo ineccepibile, raggiungendo grandi traguardi. Questa legge doveva essere costruita come un treno con tre vagoni: l’Autonomia differenziata, la garanzia del finanziamento dei Lep su tutto il territorio nazionale, e poi la perequazione. Invece hanno riempito solo un vagone, e non va bene. I Lep non sono finanziati e nemmeno stimati. Questo lavoro andava fatto».

Occhiuto ha chiuso l’intervento ponendo un esempio lampante di ciò che sarà. «Mi chiedo per esempio cosa succederà agli agricoltori calabresi pugliesi per l’esportazione dei loro prodotti se nel frattempo quattro o cinque regioni otterranno autonomia sul commercio e si organizzeranno anche con accordi con i Paesi stranieri. Forse questo è un tema che andava approfondito, no? E, ancora – ha chiosato – c’è un’altra cosa che mi preoccupa: la contrattazione del personale in due ambiti, la sanità e la scuola».

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