sabato,Giugno 29 2024

Processo a Ragusa: madre naturale accusata di abbandono di minore

Inizia il processo contro la madre naturale del bambino trovato in strada a Ragusa, accusata di abbandono di minore. La vicenda legale si complica

Processo a Ragusa: madre naturale accusata di abbandono di minore

In un caso che ha scosso la comunità di Ragusa, la madre naturale di un bambino trovato in strada è attualmente sotto processo per abbandono di minore. La vicenda ha inizio il 4 novembre 2020, quando il padre naturale del bambino, poi deceduto, ne simulò l’abbandono e il ritrovamento davanti al suo esercizio commerciale. Da allora, il piccolo, affidato a una famiglia di fuori provincia, è al centro di una complessa contesa legale.

La simulazione dell’abbandono

Il padre naturale del bambino, deceduto nella notte tra il 2 e il 3 giugno scorso, fu colui che inscenò l’abbandono del neonato. Il piccolo fu affidato a una famiglia affidataria che lo ha cresciuto da allora. Nel novembre 2020, il Tribunale dei Minorenni di Catania riconobbe la preadottabilità del neonato, privando i genitori naturali del diritto di ravvedimento.

La Sentenza della Cassazione

La Suprema Corte ha rilevato un’irregolarità procedurale commessa dal Tribunale dei Minorenni di Catania. Questo errore ha portato alla privazione del diritto di ravvedimento per i genitori naturali, in particolare la madre, che è difesa dall’avvocato Angelo Iemmolo. Seguendo la sentenza della Cassazione, il Tribunale ha stabilito che il bambino debba ritornare alla madre naturale, attraverso un percorso graduale di transizione tra la famiglia adottiva e quella naturale.

L’appello della famiglia affidataria

La tutrice del minore e la famiglia affidataria hanno promosso appello contro la decisione del Tribunale dei Minorenni. La famiglia, che ha cresciuto il bambino sin dalla nascita, ha anche lanciato una petizione online sulla piattaforma change.org, intitolata “Lasciate Miele con la sua mamma e il suo papà”. La petizione ha raccolto oltre 43.500 firme, dimostrando un ampio sostegno pubblico.

Testimonianze e prove nel processo

Durante l’udienza per abbandono di minore, il procuratore capo facente funzioni, Marco Rota, ha presentato testimonianze che contrastano con la narrazione precedente. La vice dirigente della squadra Mobile di Ragusa ha riferito delle indagini condotte e delle intercettazioni tra i genitori naturali, che hanno fornito elementi cruciali per il caso. La madre naturale, al momento del parto, chiamò il padre naturale per chiedere aiuto. Lui inscenò l’abbandono invece di portare il neonato in ospedale.

La contesa legale sul futuro del bambino di tre anni e mezzo continua a essere al centro dell’attenzione pubblica e giudiziaria. La decisione finale del Tribunale potrebbe avere implicazioni significative non solo per la famiglia coinvolta, ma anche per le procedure di affidamento e adozione in Italia. Mentre il processo continua, l’attenzione rimane focalizzata sulla tutela dei diritti del minore e delle persone coinvolte.