martedì,Luglio 2 2024

Pd Cosenza, espulsi Graziadio, Tinto e Trecroci

I tre consiglieri comunali di Palazzo dei Bruzi a gennaio lasciarono il gruppo dei democrat per formare "Democrazia e Partecipazione". Accolto il ricorso del circolo locale, probabile commissariamento per quello di Roggiano Gravina

Pd Cosenza, espulsi Graziadio, Tinto e Trecroci

La commissione di garanzia provinciale del Pd di Cosenza ha revocato l’adesione di Francesco Graziadio, Gianfranco Tinto e Aldo Trecroci dall’anagrafe degli iscritti. In parole povere, ha espulso i tre consiglieri di Palazzo dei Bruzi che a gennaio avevano lasciato il gruppo consiliare democrat formandone uno nuovo. Dopo quasi sei mesi, pertanto, dalla Federazione si mette un punto alla vicenda che aveva innescato nello scorso marzo un ricorso da parte del circolo locale guidato da Rosi Caligiuri. L’ultima riunione della commissione si è tenuta ieri pomeriggio, con il presidente Salvatore Perugini che alla fine ha comunicato ai diretti interessati la decisione presa all’unanimità dall’organo disciplinare del partito. 

Organo che, tuttavia, negli ultimi mesi ha subito tre defezioni. La prima è stata quella di Maria Pia Funaro che ha abbandonato la galassia del Pd per cimentarsi con ottimi risultati alle Europee sotto le insegne di Avs. La settimana scorsa aveva lasciato Laura Venneri (in quota Iacucci), nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni anche Giovanna Oliverio (in quota Bevacqua). Da 9 membri iniziali, si è quindi scesi a 6. Tutti hanno concordato con l’espulsione. Non solo, perché è stata annullata anche l’elezione del segretario del circolo di Roggiano Gravina, che sarà commissariato. Antonio Picarelli, infatti, è stato eletto da un organo incompetente: dall’assemblea di circolo invece che dal direttivo.

Pd Cosenza, espulsi Graziadio, Tinto e Trecroci

Gianfranco Tinto, Francesco Graziadio e Aldo Trecroci ad inizio 2024 convocarono una conferenza stampa per comunicare la fuoriuscita dal gruppo consiliare del Pd di Cosenza. Annunciarono contestualmente la costituzione di “Democrazia e partecipazione” a Palazzo dei Bruzi e la loro permanenza all’interno del partito. Al quale, però, contestano la gestione oligarchica concentrata nelle mani di una ristrettissima schiera di personaggi privi di incarichi istituzionali e che, secondo i tre dissidenti, continuano a disegnare le strategie e ad esercitare il potere.

Il 15 marzo, da una riunione di direzione del circolo di Cosenza, è partita una missiva indirizzata a Salvatore Perugini, presidente della commissione di Garanzia provinciale, e ai vertici della federazione stessa. L’oggetto era esplicito: “Incompatibilità dei tre consiglieri comunali con la registrazione all’anagrafe degli iscritti del Pd”. In parole povere se ne chiedeva l’espulsione.

I componenti della direzione del circolo del Pd di Cosenza, la cui segretaria è Rosi Caligiuri, facevano espresso riferimento all’articolo 4 dello statuto del Partito Democratico. È stabilito, infatti, che le persone iscritte ai democrat al momento della loro elezione in un Ente, non possano rinnovare l’iscrizione se nel frattempo hanno aderito ad altri gruppi consiliari differenti da quello del Pd.  È proprio il caso di Graziadio, Tinto e Trecroci che, entrati a Palazzo dei Bruzi nell’autunno del 2021, a gennaio 2024 hanno scelto l’indipendenza nel pubblico consesso bruzio.

Le prospettive

Graziadio, Tinto e Trecroci hanno avuto delle interlocuzioni nelle ultime settimane con il capogruppo al Senato del Pd Francesco Boccia e con il suo punto di riferimento sul territorio Maria Locanto. La presidente di Federazione ha sempre cercato di usare la mediazione e la via politica per far rientrare il caso, non riuscendo però a trovare la quadra. La segreteria provinciale, a riguardo, non ha rilasciato commenti, ma non intenderebbe raccogliere alcuna sollecitazione esterna che viaggi in direzione contraria alla decisione assunta dalla commissione di Garanzia.

L’episodio potrebbe far riaccendere la miccia delle polemiche sia all’interno del Pd di Cosenza che in seno alla Federazione. Per ciò che concerne il circolo oggi è prevista un’assemblea pubblica di analisi del voto, mentre i consiglieri regionali Iacucci e Bevacqua starebbero dissotterrando l’ascia di guerra nei confronti di Pecoraro. La pax elettorale è ormai archiviata. 

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