martedì,Luglio 2 2024

Cosenza, la dirigente che ha firmato l’ordinanza su Corso V. Emanuele trasferita di settore

Il sindaco Caruso ha emesso un decreto con cui destina Antonella Rino a "Canili e Politiche di Settore". Il suo atto è stato giudicato «connotato da eccesso di potere per contraddittorietà»

Cosenza, la dirigente che ha firmato l’ordinanza su Corso V. Emanuele trasferita di settore

La dirigente che ieri mattina aveva firmato l’ordinanza con cui “richiudeva” Corso Vittorio Emanuele è stata oggetto di un cambio di settore. Il sindaco Franz Caruso ha infatti emesso un decreto di parziale modifica delle deleghe di riferimento già assegnate in precedenza dopo l’arrivo dei nuovi dirigenti. Antonella Rino dirigerà il Settore 11, con competenze su Canili, Politiche e rapporti con l’associazionismo di Settore e Politiche della Salute.

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Il suo nome, tuttavia, compare anche in un’altra ordinanza con cui Palazzo dei Bruzi annulla quella da lei emessa e che ha innescato una forte fibrillazione in Comune. Sulla riapertura del tratto che interessa i residenti del centro storico l’Amministrazione si è giocata tanto, al punto che nemmeno per un minuto ha preso in considerazione di riposizionare i new jersey nel punto interessato dal rotolamento massi cinque anni fa. Il traffico, di conseguenza, non è stato interrotto come il documento prodotto avrebbe imposto.

Tornando alla nuova ordinanza relativa alla “nuova riapertura”, si legge che l’atto firmato da Antonella Rino «presenta profili di illegittimità connotati da eccesso di potere per contraddittorietà manifesta, incoerenza, mancata adeguatezza e proporzionalità con l’ordinanza n.27, emessa dallo stesso Settore, in data 12.06.2024». Vale a dire quella con cui Caruso e gli assessori liberarono Corso Vittorio Emanuele dalle transenne.

Non solo, perché sentito il parere dell’avvocatura e dall’esame dell’ordinanza in oggetto, per Palazzo dei Bruzi «se ne rileva incoerenza, illogicità e contraddittorietà rispetto al provvedimento amministrativo (ordinanza) emanata da soggetto legittimato, solo pochi giorni prima (la n.27/2024), nella quale è stata effettuata, sotto il profilo della coerenza logica, la comparazione della tutela della pubblica utilità̀ assicurata dal costante monitoraggio dei luoghi, nelle more di installazione dei sussidi di allertamento e del pubblico interesse alla fruizione della strada in ragione dei completati lavori di messa in sicurezza previsti nel progetto».

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